Page 10 - Antonio Canova
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negli anni, che gettano nuova luce sull’artista, sui suoi
committenti, ma anche sugli imprevisti che si
accompagnano naturalmente al vivere, e su altri
particolari che trovano il loro posto, come in un puzzle,
nella ricostruzione di vicende ed eventi, per ridare vita
A raccogliere “membra disperse” come queste, ora
presentate in modo organico, è stato Giovanni Godi,
esperto d’arte raffinato, intelligente ed attento, che non
ha bisogno di presentazione. E questo “suo” Canova,
che torna a far sentire la sua voce al di là del tempo,
attraverso la scrittura, è un regalo che, complici alcuni
amici, fa a sé stesso, in occasione del settantesimo
compleanno. Un modo per fermare e vincere in
qualche modo lo scorrere dei giorni, per porre una diga
all’affievolirsi della memoria.

E Godi in decenni ha visto, peritato, studiato con
originalità, sapere e amore, consapevole che, se l’opera
d’arte è il primo documento di sé stessa, essa tuttavia
per ritrovare un tempo storico e culturale ha bisogno
anche delle testimonianze della scrittura, ciascuna delle
quali è fondamentale, unica e, pur nella sua fragilità e
nell’apparente casualità della sopravvivenza,
illuminante. Nella sua attività di operatore culturale,
non solo ha proposto e sostenuto mille iniziative per
salvare e valorizzare opere d’arte, ma ha anche
contribuito a scoprire, a salvaguardare e a far
conoscere archivi inesplorati.
Egli stesso dagli anni Settanta ha iniziato una raccolta
di lettere e testimonianze antiche, incentrate sugli
artisti, da metà del XVI secolo alla metà del XIX,
l’area temporale nella quale del resto si collocano i suoi
interessi e le sue curiosità di studioso. Ne è nata così
una collezione di oltre 2000 fogli, di cui questi legati al
Canova sono solo un esempio. Non è però la prima
volta che escono dal suo archivio miscellaneo
documenti inediti, poiché egli è stato sempre generoso
nel porli a disposizione di ricercatori e studiosi, quando
sapeva di poter contribuire con questo dono al sapere,
alla conoscenza.

Il carteggio comprende in generale lettere di pittori,
scultori, architetti e storici dell’arte con autografi o

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